Oltre
ogni confine di Daniela Troina Magrì
Pubblicato su Intercultura e formazione a cura di Giovanna Spagnuolo ed. Franco Angeli
Oltre
ogni confine di Daniela Troina Magrì Era
l’estate del 2007 e lavoravo entusiasticamente con l’amica Giovanna
Spagnuolo al piano di annuncio del saggio il Magico mosaico
dell’intercultura da lei curato. Certamente uno dei momenti più
importanti della vita di un libro è quello del suo “debutto in società”
ovvero la presentazione al pubblico. L’evento sarebbe stato ospitato
nella sede della Fondazione Dragan per sua natura e scopo istituzionale
orientata a “sviluppare, tramite una migliore conoscenza reciproca delle
diverse culture dei popoli, uno spirito di collaborazione e di comunione
tra le nazioni”. Molti insigni oratori avevano dato la loro adesione per
approfondire i diversi aspetti socio culturali trattati dal saggio ma
sentivo forte l’esigenza di coinvolgere una persona che sul tema, ne ero
certa, avrebbe potuto dare una visione concreta e attuale collegando gli
aspetti culturali con quelli economici e finanziari: il professor
Gianfranco Imperatori. Ero sicura che con la sua forte personalità e
capacità oratoria, con la sua autorevolezza ed esperienza, con il suo
entusiasmo ed il suo eclettico sapere avrebbe dato non solo un contributo
teorico importante a vantaggio degli invitati alla manifestazione ma anche
un determinante contributo
operativo in termini di programmi e azioni concrete per la realizzazione
di una società più civile. Presi
appuntamento e andammo a trovarlo nel suo ufficio di Via Specchi. Come
sempre fu gentile ed efficace. Già alle nostre prime parole di
presentazione del libro accettò di partecipare alla tavola rotonda e la
sua mente già volava oltre, riprendendo argomenti ed esperienze presenti
e passate per proiettarle verso un futuro migliore da sognare, creare e
realizzare. Conoscevo
il Professor Imperatori da tempo, avendo avuto la fortuna di collaborare
con Lui in situazioni molto diverse: a partire dal 2001 per diversi anni
avevo infatti ricoperto il ruolo di consigliere di amministrazione del
Consorzio Civita e condiviso l’intuizione che lo aveva indotto a
crearlo: l’opportunità di legare il mondo delle imprese a quello della
cultura. Nel Infatti
era così il professor Imperatori sempre pronto e disponibile ad
intervenire per cercare di trasformare delle situazioni economiche,
finanziarie, politiche o semplicemente organizzative carenti in opportunità
di sviluppo ed eccellenza portando con sè quell’entusiasmo che
caratterizza chi sa che l’uomo, di qualunque colore sia la sua pelle o
il suo credo, anela al miglioramento delle sue condizioni di vita e che
questo può concretizzarsi a condizione che
alla base di tutto ci sia il rispetto reciproco. Quando di recente
gli avevo sottoposto il progetto LEALMENTE (acronimo di Leadership Etica e
Affari un Lavoro di Mentoring e Networking di Talenti per l’Eccellenza)
nato dalla mia convinzione che etica e affari siano un binomio
inscindibile per il progresso del Paese, mi aveva risposto con una email
che ancora gelosamente conservo: “Caro Ingegnere, condivido
integralmente il progetto “Lealmente”, mi auguro di poter trovare
l’occasione di fare insieme questa iniziativa. Grazie.” Credo
che il miglior omaggio che si possa tributargli sia quello di continuare a
lavorare non dimenticando mai il suo insegnamento: “C’è sempre più
bisogno di cultura per operare scelte razionali. Bisogno di cultura per
fare impresa, per inventare nuovi prodotti, nuovi stili di vita, (…)
c’è sempre più bisogno di cultura anche per sopravvivere, per evitare
i disastri ambientali, gli scontri di civiltà, le derive etniche e
religiose”.
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