Sguardo nella luce

di 

Maria Teresa Palitta

Tutto esplode dall'anima; la ricerca, estraendo dalla massa-luce il rapido linguaggio, orienta le tecniche verso arcane metamorfosi: il segno evolve e il pastello, l'olio e l'acquerello vibrano come organismi nel cui centro il fattore antico ha modo di condurre e di assemblare gemme ed elementi.

La danza preme dalle origini, ed è spinta soave, ricerca dell'essere nella sovranità del luogo che procura l'incanto. Come impeto che raduni terre ad acque, le immagini riempiono il programma. La stretta, tra pensiero e azione, compie il miracolo: l'impalpabile assume contorni, i vuoti si colmano, e l'essere, nel suo perenne dialogo, raduna energie, fragranze ed elementi. La sintesi mostra il diamante: Daniela Troina percorre il sentiero naturale, con albe, tramonti e consuetudini che additano l'invincibile afflato nel quale si penetra. II racconto è un intreccio di erbe, cavalli e volti il cui fascino determina l'opera; tutto ha un ruolo suggestivo, nell'emblema stilistico che scandisce i tempi e li dirama con riflettente calore. I luoghi e i popoli formano la schiera prodigiosa in cui le cellule creano dinamismo. Così l'amore orienta verso le moltitudini che racchiudono il vertice.

La bellezza parte dal tema, ma la componente armonica culmina nel tratto individuale, gonfio d'aria e di vento: lo stile inebria se stesso nel modulato "ardente" di corolle e di maschere, eseguite con gesto largo e sobrio, filigranato, in oro e in verde, con trasparenze e anime nel deserto, che dirigono i passi oltre l'orizzonte. La Troina sintetizza il mondo in un rapido e inconfondibile poema.   

Vi è un ardore crescente, nelle sue opere. E' pathos. Chiave universale. Tutto indica un progetto, un richiamo, un senso di equilibrio. E' il trionfo della luce, nella sofferta ansia di perfezione.

I concetti espressi aprono sentieri evocativi. Tutto si ricrea. E' l'adempimento, tra pensiero e azione, il volume (nella sinergia stilistica) che riordina la massa accendendo il fuoco da cui i corpi furono tratti.  

Vi è un ardore crescente, nelle sue opere. E' pathos. Chiave universale. Tutto indica un progetto, un richiamo, un senso di equilibrio. E' il trionfo della luce, nella sofferta ansia di perfezione.

I concetti espressi aprono sentieri evocativi. Tutto si ricrea. E' l'adempimento, tra pensiero e azione, il volume (nella sinergia stilistica) che riordina la massa accendendo il fuoco da cui i corpi furono tratti.   

 

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