Il coraggio del cambiamento

di 

Rosanna Fumai

(pubblicato sulla rivista Eventi Culturali 12/06)

Ingenua, sentimentale, melodica, quasi romantica potrebbe essere definita a prima vista l’opera della Troina. Ma non è così: ciò che trae diretta ispirazione dalla natura (l’ingenuo) e ciò che si riaccosta, attraverso il sentimento, all’ispirazione ed alla sua immediatezza, porta ad una naturale sovrapposizione del termine sentimentale con il termine romantico e finisce, nell’uso comune, per farli diventare sinonimi, quasi privandoli del senso “storico” di ciascun termine. Il romanticismo, invece, affermava che la pittura deve tendere alla poesia, cioè a quella universalità in cui si trovano unite poesia, filosofia e religione. E questo è un po’ quello che pensa anche Daniela quando aderisce istintivamente alla sacralità della natura o quando si sforza di rappresentarla nella maniera più “sensitiva” possibile.

Daniela Troina è nata a Catania nel 1958 e dopo una laurea col massimo dei voti in Ingegneria civile ed un Master in Economia e gestione d’azienda, è stata una manager di successo presso l’IBM per venticinque anni. Oggi, dopo aver ricoperto incarichi professionali in Italia e all’estero in diversi settori del business, frequenta con grande entusiasmo l’Accademia di Belle Arti di Roma e dipinge con assiduità e passione.

Figlia d’arte, suo padre ha dipinto da dilettante per tutta la vita, la Troina ci dimostra con i suoi lavori che la pittura è un mezzo per parlare, per sentire, per esprimersi. I suoi oli, gli acquerelli, i pastelli, le tempere ci raccontano, trasfigurati dal sentimento, il suo mondo fatto di affetti quotidiani, di ricordi, di luoghi amati, ma non con la malinconia della memoria, bensì con il coraggio della fantasia, di chi cambia, sperimenta, si incuriosisce e continua a cercare se stesso ed il mondo attraverso tele e pennelli.

Spirito indipendente e forte personalità la contraddistinguono e denotano con chiarezza anche il suo giovane percorso artistico. E così, con una buona conoscenza delle tecniche ed una serena razionalità che guida le sue scelte, Daniela dipinge fiduciosa nel futuro e nei propri mezzi e lascia sulle tele grandi macchie di colore. Noncurante delle dimensioni dei supporti, ti trovi sorpresa ad osservare un paesaggio rurale, un branco degli amati cavalli, e credi persino di sentire  il  profumo che  emanano  le sue composizioni floreali,  riflessi luminosi di luci mediterranee. E poi  pavoni, simboli

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