Si tratta di straordinari dipinti, ottenuti con l’impiego di un colore luminoso e
vibrante, oppure denso e opaco ma che tuttavia emana una fosforescente luce
interna nella quale si esprime una spazialità espansiva e coinvolgente che
richiama i vastissimi spazi, pianura e cielo, separati dai remoti orizzonti
(arancio, rosso, giallo-viola, giallo sul rosa) tele che si dilatano invadendo
l’ambiente e nelle quali è palese l’adesione all’aspetto sacro della natura. Sposa realtà e immaginazione.
Tutto nei suoi quadri è essenza ed esistenza, tutto è vero, tutto è simbolico.
Ha facilità ad affrontare qualunque soggetto riuscendo attraverso il colore
a penetrare i recessi dell’animo. Tratta i soggetti della sua pittura con
tocchi rapidi aerei, chiari e luminosi sotto cui si nasconde una virtù rara e
antica che si fa materia d’arte: sensibilità e amore per la natura. Ama gli
animali, tutti, ma soprattutto i cavalli che dipinge spesso e in contesti
diversi. Il cavallo nasconde, dietro all’apparente semplicità, una fitta rete
di citazioni colte e simbolismi.
Anche lo stile,
apparentemente ingenuo, è frutto di una lunga ricerca. La carrozza guidata dai
due cavalli, è un elemento simbolico, allegoria del viaggio verso l’infinito; si
percepisce una suggestione spirituale, una sacralità ed una visione onirica. Il
gesto si libera, la materia si scioglie nel colore, gli oggetti perdono
consistenza e sembrano vivere in una luce vibrante che li plasma. Sfiora
l’astrazione raggiungendo l’infinito. Sotto il tocco del pastello il soggetto
del quadro perde la sua fisicità trasfigurandosi in qualcosa di diverso e
soggettivo.
Daniela traduce i sentimenti in rappresentazioni pittoriche, la sua arte
scaturisce da una meravigliosa intesa tra fantasia e ragione o meglio tra
sensibilità e pensiero. Esiste in lei un rapporto tra mano e spirito che da
l’impronta al suo modo di lavorare. Ha facilità ad affrontare qualunque
soggetto riuscendo attraverso il colore a penetrare i recessi dell’animo. La
pittura, per lei, è azione, esplicitazione di un impulso interiore: la materia,
non è un mezzo, è una realtà viva con cui viene alle prese,
ed il quadro non è altro che lo spazio, il
campo in cui si esplica l’azione.
La pittura diventa per lei una necessità, un
mezzo di espressione, forte strumento di dialogo con il mondo. I colori, scelti in modo istintivo e
accostati con esiti eccellenti, seguono il proprio intuito.I quadri colpiscono per la forza dell’insieme, si respira in essi
un’atmosfera serena ma sospesa, quasi cristallizzata astraendo le sue figure
dalla realtà ed avvolgendole in un alone di mistero. Adopera il colore in modo
libero, trattandolo come un mezzo espressivo, per suggerire stati d’animo più che come strumento per riprodurre il
vero. Assembla in modo costruttivo ed espressivo un blu un rosso un verde. La
scelta dei colori non si basa su nessuna teoria scientifica.
La varietà delle
tematiche è caratteristica della sua sensibilità, pittrice non specialista in
un determinato genere, ma estremamente aperta alla vita portata a dipingere
persone, luoghi, cose. Sembra animare le sue figure con il caldo soffio della
vita, coglie lo spirito, l’anima, immagine profonda delle creature così come
degli oggetti, e tutta la sua pittura ha un dono, l’ardore vitale che anima
lei, pittrice di grande vitalità in un contesto sociologico
utilitaristico.
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